Arriva un giorno nella vita.

Arriva QUEL giorno, il giorno in cui cominci a mettere il naso fuori dalla tempesta e ti tocca fare i conti con le macerie.

È proprio così che accade: fino a quando sei dentro il tornado non puoi certo guardarti intorno e fare bilanci, devi pensare a sopravvivere, ad uscirne viva, e tutto quel polverone che ti va negli occhi e nei polmoni non solo ti fa mancare l’aria per respirare, ma non ti fa vedere quello che è lì davanti a te e che è sempre stato li, palese.
Adesso cominci a venirne fuori, puoi quasi tornare a respirare come un tempo e gli occhi riprendono a guardare. E vedono. Si accorgono.

E tu pensi a come hai fatto ad essere così cieca da non vedere!

A non accorgerti che gli ultimi anni della tua vita li hai vissuti su un enorme palcoscenico, dove niente di quello che sembrava reale lo era davvero; lo era solo il tuo amore, tutto il resto montato ad arte, tutto orchestrato talmente bene da farti credere che ogni cosa accadeva perché doveva accadere, che era la vita piena di imprevisti e di difficoltà.

In realtà la vita mi parlava, sono anni che mi dice in tutti i modi come stanno le cose, ed io sempre più cieca e sorda ho continuato imperterrita nel cammino. Perché io sono così, mi faccio mille pensieri e mille domande prima di agire, ma quando poi inizio è difficile che mi possa fermare. Specie se lo faccio con il cuore. Specie se lo faccio con Amore.
E questa è la prima lezione che ho imparato nell’ultimo lustro trascorso: riuscire a fare un passo indietro se serve, riconoscere il fallimento e trasformarlo in una lezione di vita che la vita te la migliora, perché di sicuro gli stessi errori non li farai una seconda volta.
Poi c’è la seconda lezione: impara a perdonarti. Non aver pietà di te se sei in malafede, ma se hai vissuto onestamente ed amato sinceramente, non importa quanti sbagli tu abbia commesso, perdònati.

Anche se lo sbaglio più grande è stato mettere tutta te stessa nelle mani sbagliate.

Perdònati.

Anche se le tue scelte hanno dato sofferenza a chi ami di più al mondo.

Perdònati.

Se lo hanno fatto loro con te, certamente tu puoi farlo con te stessa.


È sempre stato l’amore puro a guidarti, in questi anni; nelle tue scelte, in ogni decisione che hai preso, in ogni lacrima che hai versato – troppe – e per ogni sorriso che hai fatto – troppo pochi.
Adesso lo spettacolo è finito, qualcuno ha forzosamente spento le luci, il sipario lentamente cala, e dismessi i panni della donna che ha sempre cercato di far quadrare il cerchio, posto che un quadrato nasce quadro e quadro morirà, ora finalmente PUOI ESSERE TE STESSA. Totalmente.
Ora la tua vita è interamente ed esclusivamente nelle tue mani, con tutto quello che comporta: da una grande libertà derivano grandi responsabilità, parafrasando una frase del celeberrimo beniamino della Marvel.
Adesso hai a tua completa disposizione 24 ore per gestire te stessa e la tua vita, gli impegni, il lavoro, i conti, le spese, devi far quadrare il bilancio, e non parlo solo di quello economico.


Concludo questo articolo condividendo la quarta lezione di vita appresa mentre ero nell’occhio del ciclone: datti tempo!
Ognuno di noi ha i suoi ritmi, le proprie stagioni… datti tempo. Quello che deve esser fatto andrà fatto, quando ti sentirai pronta. Inutile forzare la mano, ecco che “datti tempo” è una frase che ripeto a me stessa più e più volte, quando per esempio guardo le mie tele ancora bianche e mi domando perché non abbia ancora ripreso a dipingere.

Perché non basta riconquistarsi uno spazio fisico, bisogna ritrovare anche lo spazio mentale, e quello richiede più tempo, ci vuole del tempo per riavere la serenità che si è staccata a brandelli, strada facendo.
So che un giorno una mattina mi alzerò ed avrò una voglia pazzesca di prendere i colori ed imbrattare quella bellissima tela bianca che mi fa l’occhiolino dal cavalletto in legno.
Nel frattempo me ne starò qui, a leccarmi le ferite, a regalarmi silenzi carichi di pace, serate a lume di candela, libri da leggere e musica da ascoltare.
Inizia un altro spettacolo, si alza il sipario.
Va in scena, ora, la mia Nuova Vita!

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