Ottobre 2022

Anche questo viaggio, meraviglioso, è finito.
dONNA lIQUIDA mi ha fatto compagnia in questi ultime settimane…. A dire il vero, forse, è stata con me quasi un anno intero, perché questa tela, io, ho iniziato a riempirla di colori a novembre dell’anno scorso, nel 2021 che sembra così lontano ormai. Un quadro nato ma mai finito, che non mi ha mai soddisfatto del tutto, tanto che a un certo punto l’ho messo da parte. Incompleto. È stato per mesi accantonato in un angolo, silenzioso, fino a quando qualche settimana fa mi è venuta in testa dONNA lIQUIDA e mi è venuto in testa di realizzarla proprio lì, su quella tela piena di colori buttati un po’ alla rinfusa, in modo confusionario, perché confusionario era anche il motivo per cui inizialmente era nata.
Ma l’Arte è precisa, l’arte è chiara e non ammette confusione, soprattutto quando è l’esternazione del tuo equilibrio interiore, allora non può che essere un’armonia di colori, pennellate e sensazioni, provate da te mentre lo fai e dagli altri mentre lo osservano.
Senza nessuna esitazione ho preso un colore non colore, il nero, ed ho coperto tutto. Il risultato è stato sorprendente! I colori sotto hanno creato una superficie irregolare, a tratti ruvida, ma armoniosa al tatto ed alla vista, tanto che anche a guardarlo così, tutto nero e senza alcun soggetto, con la giusta luce poteva essere già un quadro finito e compiuto.
Non per me.

dONNA lIQUIDA era lì che voleva venir fuori e non avrebbe ammesso alcuna procrastinazione, così le ho dato retta e lei è arrivata, inizialmente su un foglio attraverso una semplice matita (come si vede nel video del making of), poi è passata alla tela vera e propria e a quel punto è iniziata la parte forse più bella della realizzazione: riempire la sagoma con gocce di cera liquida, una candela accesa come se fosse un pennello e, goccia dopo goccia, lei ha preso forma.
Mi sono emozionata con dONNA lIQUIDA, ho provato gioia, serenità ed un grande senso di pace nel darle vita e sono contenta di aver seguito ancora una volta la mia ispirazione.
dONNA lIQUIDA è un quadro sensoriale, non è come gli altri: va osservato, guardato, ma devi anche toccarlo, passarci la mano sopra per sentire le curve della cera, il profilo sinuoso di questa donna che nella sua posizione apparentemente immobile, se ne sta lì aperta alla vita, pronta a godere del vento sulla pelle o della pioggia addosso, anch’ella liquida.
Mi viene da dire che questo quadro è un po’ una metafora: se vuoi “vivere” davvero una persona, ma in particolare una donna, non puoi limitarti ad osservarla da lontano, devi “toccarla con mano”, devi sentire le pieghe del suo vissuto, la ruvidità di certi suoi pensieri ma anche la calma liscia della sua Anima.
Un quadro, questo, che si aggiunge agli altri, arricchendo la mia collezione personale, che mi ha dato infinite emozioni nel farlo e che continuerà a darmene ogni volta che lo guarderò.
Toccandolo.
Ecco il making of….. buona visione!